News

rss

Notizie dalla Federazione

Online il primo Rapporto di Filiera Federbeton

INFRASTRUTTURE SOSTENIBILI: AL SAIE, LA PROPOSTA DI FEDERBETON PER IL RILANCIO DELLA COMPETITIVITÀ DEL PAESE E DEL COMPARTO, A PARTIRE DAL SUD.

In occasione del Saie Bari 2019, Federbeton ha presentato il primo Rapporto di filiera.

Dal rapporto emerge un comparto pronto a convertire in valore economico e sociale gli investimenti e le misure di sostegno per il settore delle costruzioni, che si auspicano all'interno della nuova manovra finanziaria 2020. Un rilancio della spesa pubblica in questo ambito permetterebbe, infatti, un recupero di mezzo PIL l’anno per il Paese.

Il Rapporto di Filiera Federbeton – le cifre (dati 2018)

  • +3% e +4%: fatturato e valore aggiunto della filiera rispettivamente, sul 2017;
  • +2,9%: previsione di crescita al 2019 del fatturato di filiera rispetto al 2018;
  • oltre 90 milioni di euro: investimenti a favore dell'ambiente nel triennio 2016-2018;
  • 17: le aziende produttrici di cemento in Italia. Nel 2016, prima del processo di concentrazione che ha investito il settore, erano 24;
    • 56 impianti (cementerie e impianti di macinazione) sul territorio nazionale: 39% a Nord, 16% al Centro, 45% al Sud;
  • 19,3 milioni di tonnellate: produzione di cemento in Italia (in linea con il 2016-2017);
    • Produzione in crescita al Nord (+3,1%), in diminuzione al Centro (-5,9%) e al Sud (-2,4%);
    • 82,8%: percentuale di prodotto sfuso sul totale della produzione, a conferma dell’evoluzione della filiera complessiva delle costruzioni verso un approccio di qualità, rispetto al cemento in sacco;
  • +1,5%: incremento del consumo nazionale di cemento registrato nel 2018, grazie al buon andamento dei permessi di costruzione. Impatto negativo ha, invece, avuto il comparto delle infrastrutture (investimenti fissi lordi in calo del 4% rispetto al 2017);
  • +1%: aumento nella produzione di calcestruzzo preconfezionato, seppur con una limitata differenziazione in termini di prodotti può far supporre una mancata qualificazione della domanda di calcestruzzo.
    • Se si considerano la conformazione geografica e le condizioni climatiche dell'Italia, particolarmente variegate entrambe, ci si aspetterebbe una produzione più distribuita nelle diverse classi di esposizione che individuano le condizioni ambientali nelle quali si troverà l'opera. Poiché il settore propone prodotti molto differenziati e specializzati per i diversi utilizzi e le diverse esigenze prestazionali, con calcestruzzi praticamente su misura, si può pensare che la causa di tale configurazione della produzione sia dovuta ad una domanda poco specializzata, orientata verso prodotti che non sono realmente in linea con le esigenze.

 



Commenti disattivati.